8 dicembre – Immacolata concezione di Maria
Sante Messe:
7:30 – 10:00 – 18:00
L’8 dicembre la Chiesa universale è in festa perché celebra la solennità più popolare e più antica in onore della Vergine Maria, venerata da tutti come l’Immacolata Concezione.
Il motivo di tanta gioia: è una verità meno storica che teologica.
La sua spiegazione è più teologica che biblica, perché legata alla predestinazione del Cristo, suo figlio venturo. Il riferimento biblico è più indiretto che diretto, pertanto, anche la sua storia è particolare. La si può dividere in tre periodi: nel primo è intuita con fede e devozione in Oriente (VI-IX sec.); nel secondo è spiegata teologicamente in Occidente (XI-XIV sec.); e nel terzo è maturata e definita da papa Pio IX, che coronava così un lungo cammino di fede devozione e scienza con la bolla Ineffabilis Deus dell’8 dicembre 1854.
La ragione teologica è stata proposta e consegnata alla storia dal francescano Giovanni Duns Scoto all’inizio del 1307, quando, alla Sorbona di Parigi, difese il privilegio mariano facendolo scaturire strettamente dal Primato assoluto di Cristo, come naturale suo fondamento e come sua massima espressione di bellezza. E l’uomo del terzo millennio, se resta fedele a tale interpretazione cristocentrica, potrà goderlo come erede e fruitore incantato meravigliato e grato di questo Capolavoro di Cristo, come, a sua volta, Cristo è Capolavoro di Dio.
Anche nell’evoluzione storico-teologica del meraviglioso privilegio mariano si possono distinguere tre momenti: preistoria storia e metastoria. Il primo momento rimanda al disegno divino rivelato, specialmente da Paolo (Ef 1, 3-6) e già anticipato nel protovangelo (Gn 2, 18; 3, 15); il secondo momento abbraccia invece tutta l’avventura storico-sacra, che ha, nella pienezza del tempo (Gal 4, 4), il suo inizio, e sul Calvario, il suo completamento (Gv 19, 26-27); il terzo momento, infine, rappresenta, con l’Assunzione, il godimento beato della gloria di Dio nei cieli.
Fonte: http://www.santiebeati.it/dettaglio/20600