A un Gruppo di Volontari e persone senza fissa dimora da Vienna (8 novembre 2024)

Guten Morgen!

Grazie di essere venuti. Di solito vi incontrate nel Palazzo Arcivescovile di Vienna – vi prego di portare i miei saluti al Cardinale Schönborn –, oggi sono lieto di darvi il benvenuto qui.

Provenite da Paesi molto diversi, appartenete a confessioni religiose differenti, e ciascuno di voi ha fatto le proprie esperienze di vita, a volte anche gravi vicissitudini. Ma una cosa ci unisce tutti: siamo fratelli e sorelle, siamo figli di un unico Padre. Questo ci unisce tutti. E mi fa molto piacere che questa realtà si faccia concreta nella vostra comunità quando vi aiutate l’un l’altro e, nelle vostre riunioni, condividete quello che ognuno può offrire. Infatti, non è vero che alcuni danno e altri solo ricevono: tutti siamo donatori e riceventi, tutti abbiamo bisogno gli uni degli altri e siamo chiamati ad arricchirci a vicenda. E ricordiamoci che questo non avviene solo attraverso doni materiali, ma anche attraverso «un semplice sorriso, un gesto di amicizia, uno sguardo fraterno, un ascolto sincero, un servizio gratuito» (Spes non confundit. Bolla di indizione del Giubileo 2025, 18).

Allora, in quel momento, facciamo quello che il Signore ci ha detto di fare, cioè amarci gli uni gli altri come Lui ci ha amato. Ringraziamo Dio per il dono del suo amore, che ci arriva anche attraverso le persone buone che ci circondano. Il Signore ci ama al di là di ogni limite e difficoltà. Ognuno di noi è unico ai suoi occhi e Lui non si dimentica mai di noi. Cerchiamo sempre, come fratelli e sorelle, di fare della nostra vita un dono per gli altri.

Grazie ancora per questo incontro e per tutto quello che fate insieme. Prego per voi, vi benedico.

E adesso, preghiamo tutti insieme, in silenzio, un minuto…

Gott segne uns alle (Dio ci benedica tutti).