Ai Bambini da diverse Nazioni africane, in occasione della Giornata per l’Africa (29 maggio 2023)
Cari bambini e bambine, buongiorno! Bonjour! Good morning!
Sono contento di incontrarvi in occasione della celebrazione della Giornata dell’Africa. È bello vedervi, venuti da diversi Paesi, accompagnati dai vostri genitori e da alcuni Ambasciatori. Grazie, Signori Ambasciatori, di averli accompagnati. Li ringrazio per quello che fanno e, attraverso di loro, voglio dire grazie a tutti coloro che lavorano per la vostra crescita umana e spirituale.
La Giornata dell’Africa, celebrata nel giorno della commemorazione annuale della fondazione dell’Unione Africana, il 25 maggio 1963, rappresenta il simbolo della lotta dell’intero Continente per la liberazione, lo sviluppo e il progresso economico e sociale, come pure per la valorizzazione e l’approfondimento del patrimonio culturale africano. Voi siete il segno di questa ricca diversità culturale. Vi invito ad avere l’audacia di essere “differenti”, a testimoniare la bellezza della generosità, del servizio, della purezza, del coraggio, del perdono, della lotta per la giustizia e il bene comune, dell’amore per i poveri, dell’amicizia sociale (cfr Esort. ap. Christus vivit, 36).
La vostra cara terra africana sta affrontando sfide enormi, come quelle del terrorismo, del malgoverno, della corruzione, della massiccia disoccupazione giovanile, delle migrazioni, dei conflitti intercomunitari, della crisi climatica e alimentare… In questo contesto, potreste sentirvi impotenti e scoraggiati e dire a voi stessi che il futuro è cupo e senza prospettive. Ma voi siete giovani, portate dentro di voi molti talenti, coltivate grandi ambizioni, avete grandi sogni: seguite i grandi sogni! Cari amici, questo vorrei dire a ciascuno di voi: «non rinunciare mai ai tuoi sogni, non seppellire mai definitivamente una vocazione, non darti mai per vinto. Continua sempre a cercare, come minimo, modalità parziali o imperfette di vivere ciò che nel tuo discernimento riconosci come un’autentica vocazione» (ibid., 272). Una delle ricchezze dell’Africa è la spiccata intelligenza dei suoi giovani. Davvero, voi siete intelligenti, intelligenti! Il vostro impegno negli studi possa contribuire allo sviluppo umano e integrale della società. Mi viene da pensare anche ai bambini-soldato, ai bambini vittime di ogni tipo di conflitto che hanno bisogno della vostra amicizia: siate loro vicini, così che non si sentano respinti e stigmatizzati.
Cari giovani, un’altra cosa molto importante: lasciatevi illuminare dai consigli e dalla testimonianza degli anziani. Il dialogo con le radici, il dialogo con gli anziani, con i nonni, con chi è venuto prima di noi, ci permette di andare avanti. Pensiamo a una delle grandi sfide della vita: la lotta per la pace. Lo sapete bene, stiamo attraversando momenti difficili, con la nostra umanità che si trova in pericolo. Siamo in grave pericolo. Vivete dunque la pace attorno a voi e dentro di voi. Siate ambasciatori di pace, perché il mondo riscopra la bellezza dell’amore, del vivere insieme, della fraternità e della solidarietà.
Con la mia benedizione accompagno tutti voi, come pure le vostre famiglie e l’intera gioventù africana. E, per favore, non dimenticatevi di pregare per me, ne ho bisogno. Grazie!