Ai Membri della fondazione Gaudium et spes (14 febbraio 2025)

(traduzione di lavoro)

Cari fratelli e sorelle
della Fondazione Gaudium et Spes,

Con gioia vi ricevo oggi in questo anno giubilare che abbiamo appena iniziato e che fa di noi tutti “pellegrini della speranza”. Desidero ringraziarvi per il compito che svolgete, specialmente a favore dei più poveri, seguendo gli insegnamenti della costituzione conciliare da cui avete preso il nome e che onorate con le vostre azioni.

In tal senso, la Fondazione e le sue opere rendono attuale questo documento, che coincide con lo spirito sinodale della Chiesa, dove tutti siamo uniti in Cristo, formando una fratellanza universale, come membri del suo Corpo (cfr. 1 Cor 12,12 e Rm 12,5). Questa unione si realizza per mezzo dello Spirito Santo, che è Amore, e si manifesta nella solidarietà, specialmente verso quanti più soffrono.

Questo rimanere in Cristo ci rende famiglia, fratelli, con la stessa dignità. E il nutrimento di questa famiglia che si riunisce per mangiare insieme la domenica nella Messa, è l’Eucarestia. Formiamo un solo corpo, perché mangiamo lo stesso pane (cfr. 1 Cor 10, 17). È il cibo spirituale che si serve a tutti in egual misura, e ci fa vivere in comunione con Dio e con i nostri fratelli.

Questa forza dello Spirito Santo ci porta a essere strumenti dell’amore di Dio che vuole giungere a tutti gli uomini, senza distinzione.

Perciò, in questo Anno Santo, desidero ringraziarvi perché siete motivo di speranza per tante persone che soffrono e sono scoraggiate, persone che, attraverso le vostre opere, sentono che Dio le accarezza e le consola nelle sofferenze.

Che Gesù vi benedica e la Vergine Santa vi custodisca. E non dimenticatevi di pregare per me. Anch’io pregherò per voi.