Ai Monaci Buddisti rappresentanti del Wat Phra Chetuphon (27 maggio 2024)
Eminenza, Eccellenza,
venerabili Monaci,
cari fratelli e sorelle,
È un grande piacere per me accogliere la vostra delegazione in occasione di questa visita che rafforza la nostra amicizia duratura.
Ripenso con gratitudine al mio viaggio nel vostro Paese dal 20 al 23 novembre 2019 e alla straordinaria accoglienza e ospitalità che mi avete riservato. Conservo vivo il ricordo del Patriarca Supremo della Tailandia e vi prego di portargli il mio affettuoso saluto.
Parlando di eventi recenti che hanno rinvigorito la nostra amicizia consolidata, è stata una grande gioia per me sapere del Settimo Colloquio buddista-cristiano tenutosi in Tailandia lo scorso novembre, che ha riunito più di 150 partecipanti provenienti da varie parti dell’Asia, per riflettere sul tema “Karuna e Agape in dialogo per guarire un’umanità ferita e la Terra”. Sì, oggi la nostra umanità e la Terra, la nostra casa comune, sono davvero ferite! Tante guerre, tante persone che hanno perso tutto, costrette a fuggire. Tanti bambini colpiti dalla violenza. Tuttavia, come avete sottolineato durante il Colloquio, «crediamo fermamente che, in mezzo alle nuvole scure, coloro che sono profondamente radicati nelle rispettive tradizioni religiose e disposti a lavorare insieme possono portare un raggio di speranza a un’umanità disperata». [1]
Durante il Colloquio, avete sottolineato tre punti fondamentali che vorrei ricordare: in primo luogo, avete detto che «nessuno si salva da solo; possiamo essere salvati solo insieme, poiché siamo interconnessi e interdipendenti». Alla luce di questa verità, vi esorto a collaborare con tutti: società civile, membri di altre religioni, governi, organizzazioni internazionali, comunità accademiche e scientifiche e tutte le altre parti interessate a promuovere un’amicizia che sostenga la pace e la fraternità e costruisca un mondo più inclusivo. In secondo luogo, avete sottolineato l’importanza di educare ogni persona, specialmente i giovani e i bambini, a rapporti di cura e attenzione verso gli altri e l’ambiente. Infine, avete affermato che «crediamo che la preghiera e la meditazione possano capovolgere le cose, purificando i nostri cuori e le nostre menti; generando amorevolezza, misericordia e perdono dove ci sono odio e vendetta, creando uno spirito di rispetto e cura per gli altri e per la terra». Sono molto contento del fatto che domani pregherete per la pace nella Basilica di Santa Maria in Trastevere.
Vi ringrazio di cuore per il gentile gesto di venire in Vaticano e vi incoraggio a continuare a ravvivare il dialogo e la collaborazione, specialmente con la Chiesa cattolica in Tailandia, con spirito di costante amicizia. Su di voi e su tutto il popolo del vostro nobile Paese invoco abbondanti benedizioni celesti. E grazie, grazie tante!
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[1] Dichiarazione Finale del Dicastero per il Dialogo Interreligioso al termine del VII Convegno Buddista-Cristiano (Bangkok, 13-16 novembre 2023), 16.11.2023.