Siamo i sei ministri straordinari della comunione e da quasi 5 anni aiutiamo il sacerdote nella distribuzione dell’Eucarestia durante le messe e, come semplici accompagnatori di Gesù, lo portiamo a casa degli ammalati della nostra comunità che ne fanno richiesta.
L’istruzione Immense caritatis della Congregazione dei Sacramenti, pubblicata il 29 gennaio 1973, segna la data di nascita del ministero straordinario della distribuzione dell’eucarestia. Il semplice battezzato-cresimato adulto, uomo o donna, può venire incaricato della distribuzione del pane eucaristico sia durante che fuori della messa. Un fatto semplice ma di notevole importanza pastorale frutto delle riflessioni del Concilio Vaticano II.
Questa innovazione non è in realtà senza precedenti, infatti agli inizi della storia della Chiesa era consuetudine portare a casa la comunione ai
familiari che per motivi fisici non potevano partecipare alla messa domenicale. Gesù vuole visitare le tante persone ammalate per confortarle e saziarle con il ‘pane della vita’: “ Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”.
E’ significativo che il nostro servizio prenda il via dopo la partecipazione alla Santa Messa: dopo aver condiviso con i fratelli il Suo Sacrificio durante la celebrazione eucaristica, Cristo vuole continuare la comunione con i suoi fratelli fisicamente più deboli.
Questo servizio nella nostra comunità era stato precedentemente svolto dalle suore alle quali dobbiamo riconoscenza anche per questo ministero e per le tante famiglie visitate e confortate nel corso degli anni.
La scelta di accettare l’invito rivoltoci dal precedente parroco don Massimo non è stata per noi facile e inoltre prima di iniziare non erano pochi i dubbi tra noi futuri ministri su come saremmo stati accettati dagli ammalati, dalle loro famiglie e dai parrocchiani durante le messe.
Il nostro SI’ a questa proposta si è invece trasformato in un DONO, inaspettato, che noi ministri riceviamo ogni qualvolta ci rechiamo in visita con il Santissimo presso le famiglie degli ammalati, che ci hanno accettato subito e ci accolgono ogni volta con molto affetto .
Assieme ai nostri sacerdoti rinnoviamo l’invito anche ad altre persone o famiglie che si trovano a vivere in situazione di sofferenza o impossibilitati a partecipare alle celebrazioni domenicali a richiedere un servizio gratuito e che personalmente ci arricchisce molto.
Noi saremo lieti di accompagnare Gesù anche nelle vostre case.