AVVENTO 2018 – 4^ settimana – in “rete” con Gesù
«Dio accende la scintilla della felicità»
Il Papa: Gesù è sorgente della gioia. Nella benedizione dei “Bambinelli” il richiamo allo stupore.
Sulla gioia come stile di vita dei cristiani, la riflessione del Papa domenica 16.12 all’Angelus. Al termine un richiamo al Patto mondiale per una migrazione sicura firmato in Marocco. Quindi, secondo tradizione, la benedizione di “Bambinelli” portati dai bambini di Roma, su iniziativa del Centro oratori, accompagnati dal vescovo ausiliare Gianrico Ruzza. «Cari bambini – ha detto il Papa –, quando, nelle vostre case, vi raccoglierete in preghiera davanti al presepe, fissando lo sguardo su Gesù Bambino sentirete lo stupore… Voi mi chiederete: cosa significa “lo stupore”? È un sentimento più forte, è più di un’emozione comune. È vedere Dio: lo stupore per il grande mistero di Dio fatto uomo; e lo Spirito Santo vi metterà nel cuore l’umiltà, la tenerezza e la bontà di Gesù. Gesù è buono, Gesù è tenero, Gesù è umile. Questo è il vero Natale!».
Da Trilussa, una sapiente lezione sul presepe
In rete, in questi giorni, si è visto di tutto, un amico mi ha segnalato un sonetto del grande Trilussa, Giulio Cesare Salustri (18711950), scritto il 27 dicembre 1919, titolo
‘Er presepio’. Gesù in persona si rivolge a coloro che gli hanno preparato il Presepio.
«Ve ringrazio de core, brava gente,
pé ’sti presepi che me preparate,
ma che li fate a fa’? Si poi v’odiate,
si de st’amore nun capite gnente…
Pé st’amore sò nato e ce sò morto,
da secoli lo spargo dalla croce,
ma la parola mia pare ’na voce
sperduta ner deserto, senza ascolto.
La gente fa er presepe e nun me sente;
cerca sempre de fallo più sfarzoso,
però cià er core freddo e indifferente
e nun capisce che senza l’amore
è cianfrusaja che nun cià valore» .
Intelligenza del Poeta, pur ‘laica’ e talora anche anticlericale, qui proprio evangelica, opposta a quel ‘clericalismo’ indicato come rischio anche da papa Francesco. Vale la pena pensarci.
Gianni Gennari 15.12.2018