Conoscere le proposte del Sinodo

Martedì sera 15 ottobre, qui ad Anguillara abbiamo tenuto un incontro per illustrare quanto è stato elaborato, raccolto e restituito dalle commissioni esaminatrici diocesane alle parrocchie, riguardo ai lavori precedentemente svolti dai gruppi sinodali parrocchiali.

I temi discussi sono stati tre: le funzioni dei Ministeri Battesimali, i piccoli gruppi della Parola, le Collaborazioni Pastorali. Di seguito presentiamo una sintesi dell’incontro.

Ministeri Battesimali

In generale si ritiene che per portare avanti i compiti dei ministeri battesimali sia necessario avere un’appropriata formazione e assumersi una specifica responsabilità, realizzare i ministeri dipende anche dallo spazio d’azione che la Chiesa concede a chi si impegna. E’ emerso anche si sta tentando una riappropriazione del tessuto spirituale e religioso attingendo dalla base della chiesa (noi fedeli).

Piccoli Gruppi della Parola

Si ritiene che se c’è volontà e speranza, si riesce, con il giusto approccio, a rendere possibile il generarsi di incontri di riflessione e preghiera in piccoli gruppi, partendo nei periodi più densi delle feste cristiane, ovviamente Natale e Pasqua.

C’è la necessità di formare i rappresentanti dei vari gruppi che si volessero istituire, al fine di offrire un’esperienza importante di spiritualità e di preghiera.

La domanda principale che sorge è però questa: Come riuscire, in un mondo dai ritmi frenetici, a far espandere e crescere il desiderio delle persone di ritrovarsi nella preghiera? Le perplessità sono tante ma una fiammella di fede arde sempre nei cuori dei partecipanti e finché resiste, c’è speranza per il futuro del cristiano.

Collaborazioni Pastorali

È unanime il pensiero che, fino ad oggi la nostra parrocchia, con la presenza di almeno un sacerdote residente, ha sempre vissuto molto di vita propria e non ha sentito molto la necessità di aprirsi ad altre parrocchie per le iniziative pastorali, questo comporta il non sapere cosa aspettarsi dalle collaborazioni.

Si è ben consapevoli che questa può essere una soluzione, probabilmente l’unico modo per salvaguardare anche la nostra identità. Si è dunque favorevoli e si intuisce che questo sarà un impegno maggiore, una nuova responsabilità da assumersi come laici.

Nelle collaborazioni pastorali, la formazione dovrà essere fatta da persone adeguate a questo ruolo.

È stato anche sottolineato che il passaggio alle collaborazioni pastorali sarà difficile e sono sorte molte domande: Chi si prende queste responsabilità? Chi ne è all’altezza? Come sarà accolto dalla comunità? E le strutture parrocchiali come potranno essere utilizzate nella collaborazione? In che modo potranno essere valorizzate?

Per approfondire la proposta delle collaborazioni pastorali vi invitiamo lunedì 25 novembre 2024 alle 21 nel teatro Concordia.