Domenica 11 Agosto : San Cirillo di Gerusalemme

Nella notte in cui fu tradito il Signore Gesù prese il pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: “Prendete e mangiate: questo è il mio corpo”. Poi prese il calice e disse: “Prendete e bevete: questo è il mio sangue”. (cf. 1 Co 11, 23-25) Quindi, se lui stesso ha dichiarato apertamente parlando del pane: “Questo è il mio corpo”, chi potrà dubitare? E se lui stesso è altrettanto affermativo nel dire: “Questo è il mio sangue”, chi può ancora esitare o dire che non è il suo sangue? (…)

E’ con piena certezza dunque che noi partecipiamo al corpo e al sangue di Cristo. Poiché sotto forma del pane è il corpo che ti viene dato e sotto forma del vino è il sangue che ti viene dato, affinché tu divenga, col corpo e col sangue di Cristo, un solo corpo e un solo sangue con Cristo. In questo modo diventiamo “partecipi della natura divina” (2 P 1,4). (…)

Davide ha detto in un salmo: “Il pane sostiene il cuore dell’uomo, l’olio fa brillare il suo volto” (Sal 104,15). Fortifica dunque il cuore con questo pane spirituale e rallegra il volto dell’anima. E tu possa, a viso aperto e con pura coscienza, riflettere come uno specchio la gloria del Signore.