Domenica 13 Aprile : SantAnselmo dAosta
Ma Signore, che hai voluto la morte perché io viva, come potrei rallegrarmi di una libertà che mi è arrivata grazie alle tue catene? Come posso esser felice di una salvezza che devo alle tue sofferenze? Quale gioia posso trovare in una vita che viene dalla morte? Mi devo rallegrare dei tuoi tormenti e della crudeltà di chi te li ha fatti subire, col pretesto che se non avessero agito così tu non avresti sofferto e senza le tue sofferenze non avrei avuto i tuoi beni? (…) Ma la ferocia degli uomini nulla avrebbe potuto se tu non avessi liberamente acconsentito e tu hai sofferto perché lo volevi nella tua bontà. (…)
Lascia dunque, debole creatura, la crudeltà degli uomini al giudizio di Dio e medita su ciò che devi al tuo Salvatore. Considera il tuo stato interiore e quanto ti ha dato; misura di quale amore è degno l’autore di tale dono. Guarda la tua indigenza e la sua bontà; vedi quale azione di grazie occorre che tu gli renda e tutto quanto devi al suo amore.