Domenica 2 Giugno : San Bonaventura

Quando devi avvicinarti alla tavola del banchetto celeste, “esamina te stesso”, secondo il consiglio dell’Apostolo (1 Co 11,28). Esamina scrupolosamente con quale fede ti avvicini. (…) Vedi prima quale fede devi avere nella verità e nella natura del Sacramento dell’Eucaristia. Devi credere con fermezza e senza alcun dubbio quanto insegna e proclama la fede cattolica: nel momento in cui sono pronunciate le parole di Cristo, il pane materiale e visibile rende omaggio in qualche modo al Creatore e fa posto, sotto l’apparenza visibile, al Pane vivo che scende dal cielo per il ministero e il servizio sacramentale. Il pane materiale cessa di esistere e, allo stesso tempo, sotto le specie che appaiono esistono veramente molte cose in modo prodigioso e ineffabile.

Prima di tutto la carne purissima e il corpo sacro di Cristo, che furono generati per opera dello Spirito Santo nel seno della gloriosa Vergine Maria, sospesi sulla croce, deposti nel sepolcro e glorificati in cielo. Poi la carne non vive priva del sangue, il sangue prezioso, che fu versato sulla croce felicemente per la salvezza del mondo, è pure lì necessariamente presente. E siccome non c’è uomo vero senza un’anima ragionevole, l’anima gloriosa di Gesù Cristo, che supera in grazia e in gloria ogni virtù, ogni gloria e ogni potenza, in cui “sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza” (Col 2,3), è ella stessa presente. Infine, poiché Cristo è vero uomo e vero Dio, Dio è lì nella gloria della sua maestà.

Insieme e distinte l’una dall’altra, queste quattro realtà si trovano intere e perfettamente contenute sotto le specie del pane e del vino; sia nel calice che nell’ostia e non meno nell’uno e nell’altra, per cui nulla manca nell’uno che debba essere completato nell’altra, e tutto si trova in ciascuno dei due per un mistero “di cui abbiamo molte cose da dire” (cfr. Eb 5,11). Ma basta credere che ognuna delle specie contiene il vero Dio e il vero Uomo, circondato dagli Angeli e dai Santi.