Domenica 21 Gennaio : Venerabile Madeleine Delbrêl

Gente che, in Gesù Cristo, ha la sola professione di appartenere esclusivamente a Dio, di essergli disponibile per compiere la sua volontà e di vivere il Vangelo nella Chiesa e nel mondo.

Gente la cui professione è fare quanto possono perché la volontà di Dio s’impossessi di loro, perché Cristo prima di tutto sia il loro amore; per amare ciò che egli ama come egli lo ama; per essere pronti a partire per qualsiasi luogo, per qualsiasi motivo; per vivere un Vangelo sempre illuminato, sempre imitato in quel qualsiasi luogo, per quel qualsiasi motivo, sia nella Chiesa che nel mondo.

Essere gente per cui Dio è abbastanza, in un mondo dove Dio spesso è nulla; gente che ha pagato il sacrificio di una vita normale per conquistare la libertà di obbedire, male ma per quanto possibile, al Vangelo ricevuto dalla Chiesa.

Essere gente che Dio mette fra gente simile. (…)

Gente che sopporta male la sofferenza degli altri ma sa che la propria arriva e agisce da qualche parte anche se non lo saprà mai.

Gente che apparterrà sempre a Dio e alla sua Chiesa, ma non saprà né come, né spesso dove. (…)

Gente per cui la Croce di Cristo è la più grande tecnica perché splenda la gloria di Dio.

Figli di Dio e della Chiesa che soffrono come illegittimi; ma che credono al sangue della grazia che in loro scorre.

Vogliono – nella misura in cui Dio lo vuole – lo “scandalo della Croce e la sua follia”.

Non vogliono costruire città: sono pietre vive, nella terra, per la vera città del loro Dio.

Sì, la carità fraterna è obbligatoria.

Sì, ella passa avanti a ogni altra cosa nella vita umana, sì e soprattutto quando vuol dare la fede, ma, solo, perché sono di Dio e Dio è amore.