Domenica 21 Novembre : Santa Teresa d’Avila
Nella mia semplicità, non so come parlare a quel divino Re. Ma la sua umiltà è così grande che egli non manca di ascoltarmi e mi permette di avvicinarmi a lui. Non mi respingono neanche i suoi custodi, poiché gli angeli che lo circondano conoscono i gusti del loro Re: sanno che la semplicità di un piccolo pastore, totalmente umile, che direbbe di più se potesse, il Re l’apprezza più di tutti i ragionamenti scelti dei più dotti e dei più sapienti, se manca loro l’umiltà.
Tuttavia, se il nostro Re è buono, questo non è un buon motivo per noi per essere scortesi. E se fosse anche solamente per ringraziarlo che si degna di sopportare accanto a lui una persona ripugnante come me, è giusto che faccia di tutto per riconoscere la sua nobiltà e la sua grandezza. In verità, basta avvicinarsi a lui per esserne istruite. (…) Se, figlie mie, avvicinandovi a lui, riflettete e vi domandate con chi state per parlare, o con chi già state parlando, mille vite come le nostre non basterebbero per concepire quanti riguardi merita un tale Signore, davanti al quale gli angeli tremano, lui che comanda a tutto, che può tutto e per il quale volere è fare. E’ giusto, figlie mie, che ci rallegriamo della grandezza del nostro Sposo, che comprendiamo di chi siamo spose e quindi come deve essere santa la nostra vita.