Domenica 24 Ottobre : San Gregorio Nisseno
Il Signore, che aveva risposto a Mosè, si esprime allo stesso modo coi discepoli, chiarendo il senso di questo simbolo. “Se qualcuno vuol venire dietro a me”, dice (Lc 9,23) e non: “Se qualcuno vuol precedermi”. A chi gli fa una preghiera a proposito della vita eterna, propone la stessa cosa: “Vieni e seguimi” (Lc 18,22). Ora, chi segue è rivolto alle spalle di colui che conduce. Dunque l’insegnamento che Mosè riceve sul modo in cui è possibile vedere Dio è il seguente: seguire Dio dove ci conduce, è là che si vede Dio. (…)
Non è possibile infatti a chi ignora la strada di viaggiare sicuro se non segue una guida. La guida gli mostra la strada precedendolo; chi segue non si allontanerà dalla buona strada, se guarda sempre le spalle di chi lo guida. Infatti, se si mette da una parte della guida o se gli si mette di fronte, va da un’altra parte e non in quella che la guida gli indica. Perciò Dio dice a colui che egli conduce: “Non potrai vedere il mio volto”, cioè: “Non metterti di fronte alla tua guida”. Poiché allora correresti in senso contrario a lui. (…) Vedi quanto è importante comprendere come seguire Dio. Per chi lo segue così, non ci sarà più alcun male che si opporrà al suo cammino.