Domenica 25 Giugno : San Gregorio Magno

“Strappa dalle tenebre i segreti e porta alla luce l’ombra della morte” (Gb 12,22 Vg). Quando il credente coglie il senso misterioso delle parole oscure dei Profeti, cosa fa? Non strappa dalle tenebre i segreti? Ecco perché, rivolgendosi ai discepoli, la Verità dice anche: “Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce” (Mt 10,27).

Quando infatti i nostri commenti sciolgono i nodi misteriosi delle allegorie, diciamo nella luce ciò che abbiamo udito nelle tenebre. Ora l’ombra della morte era la durezza della Legge che prescriveva per ogni peccatore la punizione della morte fisica. Ma quando il nostro Redentore nella sua mitezza ha stemperato l’asprezza della prescrizione della Legge, quando ha stabilito che non era più la morte del corpo la sanzione dell’errore ed ha rivelato quanto fosse da temere la morte dell’anima, ha chiaramente portato in piena luce l’ombra della morte. Poiché una morte che separa la carne dall’anima non è che l’ombra di quella che separa l’anima da Dio. L’ombra della morte è quindi portata alla luce quando, compreso cosa è la morte dello spirito, si smette di temere la morte della carne. (…)

Il Signore infatti strappa dalle tenebre i segreti quando mette in piena luce il giudizio che procede dai suoi segreti consigli al fine di manifestare il suo sentire verso ciascuno di noi.