Domenica 26 Maggio : Beato Columba Marmion

Che cosa è la gloria che si donano le persone divine? Nella sua essenza Dio non è solo “grande” ma anche “degno di ogni lode” (Sal 48,2). Conviene sommamente che riceva la gloria corrispondente alla sua maestà, che sia glorificato in se stesso da una lode pari agli abissi di potenza, di sapienza, d’amore che sono in lui. (…)

Il Padre genera il Figlio; eternamente condivide con lui il dono supremo: la vita e le perfezioni della divinità; gli comunica tutto quanto è lui stesso, ad eccezione della sua “proprietà” di essere Padre. Perfetta immagine sostanziale, il Verbo è “lo splendore della gloria del Padre” (Eb 1,3). Nato dal seno di ogni luce, è lui stesso luce; riemerge come un cantico ininterrotto, verso Colui da cui emana: “Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie” (Gv 17,10). Così, per il movimento naturale della sua filiazione, il Figlio fa tornare al Padre tutto quanto gli viene da lui. In questo dono reciproco, lo Spirito santo che è amore, procede dall’amore del Padre e del Figlio come da un unico principio di origine.

Questo abbraccio, di amore infinito, fra le tre Persone è l’eterna comunicazione di vita in seno alla Trinità. Ed è la gloria che Dio dà a se stesso nell’intimità sacra della sua vita eterna.