Domenica 27 Agosto : Beato Columba Marmion
La vita della Chiesa suppone in tutto e sempre l’adorazione del suo divino Sposo. Al mondo che lo nega e non lo riconosce, lei ripete senza posa con S. Pietro: “Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio vivente” (Mt 16,16). Questa forte visione della fede, che attraversa il velo dell’umanità di Cristo e affonda nelle profondità della sua divinità, manca a molte menti. Vedono Gesù, lo toccano, ma, come le folle della Galilea, con sguardo puramente esteriore, superficiale, che non cambia l’anima. Per altri, al contrario, Gesù si trasfigura; la grazia illumina la loro fede nella sua divinità. Per loro Gesù è il sole di giustizia; supera ogni bellezza della terra, e la sua visione rapisce a tal punto il loro cuore che nessun’ altra attrazione può più separarli dal suo amore. Possono dire con S. Paolo: “Io sono persuaso che né morte né vita, … né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore” (Rm 8,38).
Una tale fede fissa veramente Cristo nel cuore. Non è una semplice adesione della mente; comporta l’amore, la speranza, la consacrazione totale di sé a Cristo per vivere della sua vita, partecipare ai suoi misteri, imitare le sue virtù.