Domenica 28 Febbraio 2021 : Commento Sant’Ambrogio
Infatti se non salirai sulla cima di una scienza più elevata, la Sapienza non ti apparirà, la conoscenza dei misteri non ti apparirà, non ti apparirà quello splendore, quella bellezza che risiede nel Verbo di Dio, ma il Verbo di Dio invece ti apparirà come un corpo «senza apparenza né bellezza» (Is 53,2). Ti apparirà come un uomo ferito, capace di soffrire le nostre infermità (vs 5); ti apparirà come una parola nata dall’uomo, coperta dal velo della lettera, che non risplende della forza dello Spirito (cfr 2 Cor 3,16-17) (…)
Le sue vesti sono diverse ai piedi della montagna, rispetto alla cima. Forse le vesti del Verbo sono le parole delle Scritture, che rivestono, per così dire, il pensiero divino e, così come egli è apparso a Pietro, Giacomo e Giovanni sotto un aspetto diverso, con le vesti divenute splendenti e bianchissime, così, agli occhi del tuo spirito, viene chiarito il senso delle divine Scritture. Le parole divine diventano quindi come la neve, le vesti del Verbo «bianchissime sicché nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così». (…)
Si formò una nube che li avvolse nell’ombra. Quest’ombra è quella dello Spirito divino; non vela il cuore dell’uomo bensì rivela ciò che vi è nascosto (…) Lo vedi: non solo per i principianti, ma anche per i perfetti e persino per gli abitanti dei cieli, la fede perfetta è la conoscenza del Figlio di Dio.