Domenica 28 Gennaio : San Girolamo

“C’era nella sinagoga un uomo posseduto da uno spirito immondo”. Questo spirito non poteva sopportare la presenza del Signore; era questo lo spirito immondo che aveva condotto tutti gli uomini all’idolatria. (…) “Quale intesa tra Cristo e Beliar?” (2 Cor 6,15). Cristo e Satana non potevano venire associati l’uno all’altro. “Si mise a gridare: “Che c’entri con noi?” Grida così un individuo che si esprime in nome di altri; questo prova che ha coscienza di essere stato vinto, insieme ai suoi.

“Si mise a gridare: Che c’entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il Santo di Dio”. Pur tormentato e malgrado l’intensità delle sofferenze che lo fanno gridare, non ha abbandonato la sua ipocrisia. È costretto a dire la verità, poiché la sofferenza lo spinge, ma la malizia gli impedisce di dire tutta la verità: “Che c’entri con noi, Gesù Nazareno?” Perché non riconosci il Figlio di Dio? È forse il Nazareno a tormentarti, e non il Figlio di Dio? (…)

Mosè non era forse un santo di Dio? E Isaia e Geremia non sono forse stati dei santi di Dio? (…) Perché non dici a loro: ”Io so chi tu sei, santo di Dio”? (…) Non dire “Santo di Dio”, bensì “Santo Dio”. Credi di sapere, eppure non sai; oppure se sai, taci per doppiezza. Egli infatti non è soltanto il Santo di Dio, ma proprio Dio Santo.