Domenica 28 Maggio : Santa Gertrude di Helfta

Mentre si leggeva nel Vangelo che il Signore accordò lo Spirito Santo agli Apostoli soffiando su di essi (cfr. Gv 20,22), Gertrude pregò fervorosamente il Signore di comunicarle tale Spirito pieno di dolcezza. Egli rispose: « Se desideri ricevere lo Spirito Santo, devi come i discepoli, toccarmi il fianco e le mani ». (cfr. Gv 20,27).

A quelle parole ella comprese che chi brama lo Spirito Santo deve toccare il fianco del Signore, cioè considerare con riconoscenza l’amore del Cuore di Dio, quell’amore per cui Egli ci ha predestinati da tutta l’eternità a essere suoi figli ed eredi, quell’amore per cui ci colma d’infiniti beni, malgrado la nostra indegnità ed ingratitudine. Bisogna inoltre toccare le mani del Signore, cioè ricordare con riconoscenza quanto Egli ha compiuto con tanto amore, per la nostra redenzione durante i trentatre anni della sua vita e specialmente con la sua Passione e Morte.

Quando l’uomo, a tale ricordo, si sente infiammare ardore, offra il suo cuore pronto a compiere la volontà di Dio, in unione all’amore con cui il Signore ha detto: « Come il Padre mi ha mandato. così io mando voi » (Gv 20, 21). Egli dovrà nulla desiderare, né volere all’infuori del divino beneplacito, pronto a soffrire tutto quello che Dio ordinerà. Colui che avrà queste sante disposizioni riceverà lo Spirito Santo, con gli stessi sentimenti che provarono i discepoli quando fu loro comunicato il soffio del Figlio di Dio.