Domenica 29 Settembre : Giuliana di Norwich

Dio stesso è giustizia per eccellenza. Tutte le sue opere sono giuste, ordinate da tutta l’eternità dalla sua infinita potenza, infinita sapienza, infinita bontà. Come ha tutto ordinato per il meglio, così opera senza sosta e conduce ogni cosa al suo fine. (…) La misericordia è l’opera della bontà di Dio; continuerà ad operare per tutto il tempo che sarà permesso al peccato di tormentare le anime dei giusti. (…) Quando questo permesso sarà ritirato (…) tutto sarà ristabilito nella giustizia, per restarvi per sempre.

Dio permette che cadiamo. Ma con la sua potenza e la sua sapienza, ci custodisce. Con la sua misericordia e la sua grazia, ci eleva ad una gioia infinitamente più grande. Così vuol essere conosciuto e amato nella giustizia e nella misericordia, ora e per sempre. (…) Io non farò altro che peccare. Ma il mio peccato non impedirà a Dio di operare. La contemplazione della sua opera è gioia celeste per l’anima che è permeata di timore e desidera sempre più amorevolmente compiere la volontà di Dio con l’aiuto della grazia.

Quest’opera comincia quaggiù. Sarà gloriosa per Dio ed enormemente vantaggiosa per tutti coloro che lo amano sulla terra. Al nostro arrivo in cielo, ne saremo testimoni in una gioia meravigliosa. Quest’opera continuerà fino all’ultimo giorno. La gloria e la beatitudine che da essa scaturiranno resteranno in cielo, davanti a Dio e a tutti i suoi santi, per sempre. (…) Là sarà la gioia più grande: vedere che Dio stesso ne è l’artefice. L’uomo non è che peccatore. Mi sembrava che il nostro buon Signore mi dicesse: “Guarda dunque! Non c’è forse materia per l’umiltà? Non c’è forse materia per amare? Non c’è materia per conoscere te stessa? Allora, per amore di me, rallegrati in me. Niente può piacermi di più”.