Domenica 30 Aprile : Santa Caterina da Siena
Spinto dalla mia infinita bontà, vedendo che l’uomo, che tanto amavo, non tornava a me, fine suo, presi la chiave dell’obbedienza e la misi in mano del dolce e amoroso Verbo d’amore, mia Verità, che stabilii portiere del cielo. E’ lui che ne aprì la porta. Senza questa chiave e senza questo portiere, mia Verità, nessuno ci può entrare. E’ quanto vi ha insegnato nel suo Vangelo, quando vi ha detto che nessuno poteva venire a me, Padre, se non per lui (cfr. Gv 14,6). Quando lasciò la società degli uomini per tornare a me salendo al cielo, vi lasciò questa preziosa chiave dell’obbedienza. (…)
Già te l’ho detto, è una chiave che apre il cielo e questa chiave lui l’ha messa in mano al suo vicario. Questo vicario la mette in mano a ciascuno di voi quando, ricevendo il battesimo, vi impegnate a rinunciare al demonio, al mondo, alle sue pompe, ai suoi piaceri. Con questa promessa di sottomissione, ognuno riceve la chiave dell’obbedienza, ognuno la possiede per suo proprio uso, ed è la stessa di quella del mio Verbo. Se l’uomo non si lascia condurre dalla luce della fede e per mano dell’amore, per aprire con questa chiave la porta del cielo, mai ci entrerà, anche se il mio Verbo ne ha già aperto la porta.
Vi ho creati senza di voi, ma non vi salverò senza di voi. Occorre dunque che portiate in mano questa chiave; non bisogna restare seduti, bisogna camminare. Avanti, nella via aperta dalla mia Verità! E in piedi!