Domenica 30 Marzo : San Nerses Snorhali
“Padre, ho peccato contro Te, contro il Cielo;
non sono degno d’essere chiamato tuo figlio,
fa’ di me l’ultimo dei tuoi operai.
Rendimi degno del più puro
e santo bacio di tuo Padre tanto buono.
Sotto il tetto della sala delle Nozze
voglia tu accogliermi di nuovo.
E del primo vestito,
di cui mi spogliarono i briganti,
voglia tu rivestirmene ancora,
come ornamento di sposa ornata.
L’anello reale,
segno autorevole,
fa’ ch’io lo porti nella mano destra,
per non deviare mai più a sinistra.
E a protezione contro il Serpente
dà scarpe ai miei piedi
perché non tocchino la tenebra,
e la sua testa sia schiacciata.
All’immolazione del vitello grasso,
che è il sacrificio della Croce,
e al sangue uscito dal Costato per la lancia,
da dove scaturì per noi il fiotto di Vita,
fammi comunicare nuovamente,
seguendo la parabola del Figlio Prodigo,
per mangiare il pane che dà vita
e bere la tua coppa celeste.