Domenica 7 Agosto : San Cipriano
Risvegliamoci allora, fratelli carissimi, finché ne siamo capaci. Liberiamoci dal sonno dell’inerzia. Vegliamo per osservare e praticare i precetti del Signore. Siamo quelli che ci ha comandato di essere, quando ha detto: ” Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli”.
Sì, restiamo pronti, per paura che, quando verrà il giorno di partire, non ci trovi imbarazzati e bloccati. Brilli la nostra luce e risplenda di opere buone, ci conduca dalla notte del mondo alla luce e alla carità eterne. Attendiamo con cura e prudenza l’arrivo imprevedibile del Signore affinché, quando busserà alla porta, la nostra fede sia sveglia per ricevere dal Signore la ricompensa della sua vigilanza. Se osserviamo i comandamenti, se ne ricordiamo avvertimenti e precetti, gli inganni del Maligno non potranno sopraffarci nel sonno. Al contrario, riconosciuti come servi pronti, regneremo con Cristo trionfante.