Domenica 7 Luglio : San Gregorio Magno

“Se trattiene le acque, vi è siccità, se le lascia andare, devastano la terra” (Gb 12,15). Intendiamo per acqua la scienza della predicazione, come è scritto: “Un’acqua profonda è la parola che esce dalla bocca dell’uomo (saggio), un torrente prorompente, così è la sorgente della sapienza”; l’acqua è trattenuta, tutto si secca: sì, bloccate la scienza dei predicatori ed i cuori che potevano fiorire nella speranza dell’eternità sfioriscono subito, così che restano nella siccità della disperazione, si buttano nell’effimero, ignorano la speranza di ciò che vivrà.

E se indichiamo con l’acqua la grazia dello Spirito Santo, come dice nel Vangelo la parola della Verità: “Chi crede in me, come dice la Scrittura: Dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva”, e subito il Vangelo aggiunge: “Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui” (Gv 7,38-39), – questa interpretazione si accorda chiaramente con le parole di Giobbe: “Se trattiene le acque, vi è siccità”, poiché, se la grazia dello Spirito Santo è tolta dallo spirito di chi ascolta la Parola, subito sfiorisce l’intelligenza che si vedeva già fiorire di speranza quando era in ascolto. E non parlare di acqua, ma di acque, al plurale, è tornare alla grazia dei sette doni spirituali poiché tanti sono i doni che riempiono ciascuno di noi, tante sono le acque che si spargono nei nostri cuori.