Giovedì 10 Giugno 2021 : Commento Doroteo di Gaza
Sopportando la piccola parola di tuo fratello, potevi spegnere il carbone, prima che apparisse il turbamento. Ma anche questo turbamento lo puoi ancora placare facilmente per mezzo del silenzio, della preghiera, di un solo moto del cuore. Se invece continui a far fumo, cioè ad esaltare e ad eccitare il tuo cuore pensando: « Perché mi ha detto questo? Anch’io posso dirgliene! », l’afflusso e lo scontro dei pensieri, tormentando e scaldando il cuore, provocano la fiamma dell’irritazione. (…) Ecco venuta quindi l’irritazione. (…)
Se vuoi, puoi ancora spegnerla, prima che diventi ira. Ma se continui a turbarti e a turbare gli altri, fai come uno che getta la legna nel focolare e attizza il fuoco: allora c’è una bella brace. Questa è l’ira. (…) E come la brace, messa da parte, sussiste a lungo, anche se si getta sopra dell’acqua, così, l’ira che si prolunga diviene rancore. (…)
Vedete come da una sola parola si giunge a un così grande male? Se dall’inizio si fosse sopportata con pazienza la parola del fratello, senza rendere il male ricevuto, si sarebbe potuto sfuggire a tutti questi mali.