Giovedì 11 Febbraio 2021 : Commento San Beda il Venerabile
Quando uno di noi ha la coscienza macchiata dall’egoismo, dalla superbia, dalla vana gloria, dal disprezzo, dall’ira, dalla gelosia o da qualche altra passione, ha proprio, come quella donna di Canaan, «una figlia crudelmente tormentata da un demonio». Che corra dunque a supplicare il Signore affinché egli la guarisca. (…) Che faccia questo con umile sottomissione; che non ritenga se stesso degno di condividere la sorte delle pecore di Israele, cioè delle anime pure, invece che giudichi se stesso indegno delle ricompense del cielo. La disperazione, tuttavia, non lo spinga ad allentare l’insistenza della sua preghiera, ma che il suo cuore abbia una fiducia incrollabile nell’immensa bontà del Signore. Infatti, colui che ha potuto fare dal ladrone un confessore della fede (Lc 23,39), dal persecutore un apostolo (Ac 9), e da pietre dei figli di Abramo (Mt 3,1), è anche capace di trasformare un cagnolino in una pecora di Israele.