Giovedì 11 Luglio : Pio XII

Mentre in un secolo barbaro e turbolento, la coltivazione dei campi, le arti meccaniche e nobili, gli studi delle scienze sacre e profane non godevano alcuna stima, ma erano da tutti deplorevolmente trascurati, nei monasteri benedettini andò crescendo una schiera quasi innumerevole di agricoltori, di artigiani e di uomini dotti che si sforzò secondo le sue possibilità non solo di conservare incolumi i prodotti della antica sapienza, ma richiamò anche alla pace, all’unione, a un’operosa attività popoli vecchi e giovani, spesso tra di sé belligeranti; e li ricondusse felicemente dalla barbarie, che stava rinascendo, dalle devastazioni e dalle rapine a costumi di umana e cristiana mitezza…

Ma ciò non è tutto: nell’Istituzione della vita benedettina è ordinato in primo luogo che ognuno, mentre con le mani o con la mente lavora, miri e tenda soprattutto a sollevarsi continuamente verso Cristo e ad infiammarsi del suo perfettissimo amore. Non possono infatti i beni di questo mondo, anche tutti insieme, saziare l’anima dell’uomo, che Dio ha creato per il suo conseguimento… Per questo è anzitutto indispensabile che «nulla venga preposto all’amore di Cristo»; «che nulla si tenga più caro che Cristo»; «che nulla assolutamente sia anteposto a Cristo, che ci conduce alla vita eterna».

A questa ardente carità verso il divin Redentore deve rispondere l’amore verso i prossimi, che dobbiamo abbracciare tutti come fratelli e con ogni mezzo aiutare. Mentre gli odi e le rivalità sollevano e spingono gli uomini gli uni contro gli altri; mentre rapine, stragi, infinite disgrazie e miserie provengono da quel torbido sconvolgimento di popoli e di eventi, Benedetto raccomanda ai suoi seguaci queste santissime leggi: «Si dimostri ogni cura e sollecitudine specialmente nell’ospitalità dei poveri e dei pellegrini, perché in essi maggiormente Cristo viene accolto». «Tutti gli ospiti che arrivano siano accolti come Cristo, poiché egli un giorno dirà: Sono stato ospite e mi avete ricevuto». (Mt 25,35) «Prima di tutto e sopra tutto si deve avere cura dei malati, affinché così si serva ad essi, come si servirebbe allo stesso Cristo, poiché egli ha detto: sono stato infermo e mi avete visitato» (vs 36).