Giovedì 16 Novembre : San Cirillo di Gerusalemme

Il vero Cristo, il Figlio unigenito, non tornerà più sulla terra. Se qualcuno viene nel deserto, come un’apparizione, non esci a vederlo. “Se qualcuno vi dirà: “Ecco, il Cristo è qui, ecco è là”, non ci credete” (Mc 13,21). Non guardare ormai più in basso, sulla terra. Poiché il Maestro discenderà dal cielo. Non solo come prima, ma con grande compagnia, scortato da miriadi di angeli; non misteriosamente, come la pioggia sul vello, ma come il lampo che brilla con bagliore. Lui stesso dice infatti: “Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo” (Mt 24,27). E poi di nuovo: “Vedranno il Figlio dell’uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria. Egli manderà i suoi angeli con una grande tromba” (Mt 24,30.31). (…)

Accogliamo e aspettiamo il Signore che viene dai cieli sulle nubi. Suoneranno allora le trombe degli angeli; coloro che riposano in Cristo risorgeranno per primi; fra i viventi, coloro che praticano la pietà saranno innalzati tra le nuvole e riceveranno il premio delle loro prove, onore più che umano poiché avranno sopportato lotte sovrumane. Così scrive l’apostolo Paolo nelle parole seguenti: “Il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nuvole, per andare incontro al Signore nell’aria, e così saremo sempre con il Signore” (1Te 4,16.17).