Giovedì 18 Luglio : San Teodoro Studita
Conversiamo con umiltà, lavoriamo con umiltà, salmodiamo con umiltà, camminiamo con umiltà, mangiamo con umiltà, scusiamoci con umiltà e in verità vedremo quanto è grande il suo frutto, quanto è dolce, amabile, e come ci illumina interamente, facendo di noi degli imitatori di Dio. “Imparate da me”, Gesù dice infatti, “che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita” (Mt 11,29). In lei si trova davvero il riposo; per mezzo suo fiotti di grazia irrompono nell’anima, cresce la purezza del cuore, abbonda il dono delle lacrime, sgorga la sorgente del pentimento; in lei, sapienza e intelletto, pietà, controllo di sé, raccoglimento, assenza di vanità e di burle e ogni altro bene che possa esistere, nominato e definito.
Questo il nostro discorso sull’umiltà! Quanto a voi, figli di Dio e della nostra umile persona, ricevete il seme e portate frutto come una buona terra, del trenta, sessanta e cento per uno (cf. Mt 13,8; Gv 15,8.16), con le buone azioni che corrispondono ai vostri doni.