Giovedì 2 Gennaio : Santa Teresa dAvila
Lungi da voi l’eccessiva timidezza in cui cadono certe persone che la prendono per umiltà! No, l’umiltà non consiste nel rifiutare un favore che ci fa il re; ma nell’accettare riconoscendo quanto ne siamo indegni e nel rallegrarci di questo dono. Sarebbe veramente strana umiltà quella! Come! Il Sovrano della terra e dei cieli viene in me per colmarmi dei suoi favori e deliziarsi con me, e per umiltà non gli rispondo, né resto con lui, né accetto quanto mi dona! E lo lascio solo! E quando m’invita a presentargli le mie suppliche e me ne prega, io credessi di far prova di umiltà restando nella mia povertà! L’obbligherei ad andarsene perché non rispondo alle sue avances? Figlie mie, lasciate da parte questa pretesa umiltà. Trattate con lui come con un Padre, un Fratello, un Maestro, uno Sposo. Consideratelo ora in un modo, ora in un altro. Vi insegnerà lui stesso cosa dovete fare per accontentarlo.
Dio è maestro onnipotente. Non ha forse in lui la libertà? Siccome ci ama, si mette a portata nostra. Un’anima principiante sarà turbata vedendosi così piccola destinata a richiudere in sé colui che è così grande. Ma il Signore non si manifesta a lei immediatamente: le aumenta poco a poco la capacità; la dispone e la prepara ai doni che vuole darle. Ho detto che porta in lui la libertà perché ha il potere di ingrandire il palazzo che è l’anima nostra.