Giovedì 20 Agosto 2020 : Commento Sant’Antonio di Padova
Caratteristica delle nozze è unire due persone: lo sposo e la sposa. Se due famiglie sono in disaccordo fra loro, il matrimonio normalmente le unisce, perché l’uno di una parte prende la moglie appartenente all’altra parte. Fra noi e Dio, c’era una grande discordia; per eliminarla e ristabilire la pace, ci è voluto che il Figlio di Dio prendesse la sua sposa nella nostra parentela. Per concludere il matrimonio intervennero molti intermediari e pacieri, che, con preghiere insistenti, lo ottennero con grande fatica. Infine, il Padre stesso diede il suo consenso ed inviò il Figlio che si unì alla nostra natura nella stanza nuziale della Vergine Maria. E così il Padre “fece un banchetto di nozze per suo figlio”.
Egualmente, le seconde nozze sono celebrate quando la grazia dello Spirito Santo arriva e l’anima si converte… Il marito dell’anima è la grazia dello Spirito Santo. Quando lui la chiama alla penitenza con l’ispirazione interiore, ogni richiamo dei vizi è inefficace.
Infine, le terze nozze saranno celebrate il giorno del giudizio, alla venuta dello Sposo Gesù Cristo di cui è scritto: “Ecco lo sposo, andategli incontro!” (Mt 25,6). Prenderà infatti la Chiesa in sposa, come dice Giovanni nell’Apocalisse:”Vieni, ti mostrerò la fidanzata, … Gerusalemme, che scendeva dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio” ( Ap 21, 9-10). La Chiesa dei fedeli discende dal cielo, da Dio poiché ottenne da Dio che la sua dimora fosse nei cieli. Così nel presente ella vive di fede e di speranza, ma fra poco celebrerà le nozze col suo sposo. Dice l’Apocalisse: “Beati gli invitati al banchetto delle nozze dell’Agnello!” (Ap 19,9)