Giovedì 21 Settembre : San Giovanni Cassiano

Grandi in verità e meravigliose, e sconosciute profondamente agli uomini, se non a chi ne fa esperienza, sono le elargizioni che Dio, nella sua ineffabile liberalità, accorda ai suoi fedeli, persino mentre restano in questo vaso di corruzione. (…) Chi non si stupirebbe davanti alle opere di Dio e non esclamerebbe dal profondo del cuore: “Io so che il Signore è grande” (Sal 135,5), quando si vede lui stesso, o qualche altro, passato dall’estrema cupidigia alla liberalità, dalla prodigalità ad una vita di astinenza, dalla superbia all’umiltà, (…)? Sono là in verità le divine meraviglie che l’anima del profeta e quelle che gli rassomigliano scoprono con stupore in una contemplazione piena di miracoli.

Poiché quale più grande prodigio che vedere in un breve momento pubblicani avidi diventare apostoli, persecutori feroci trasformarsi in predicatori del Vangelo pronti a subire tutto e propagare al prezzo del proprio sangue la fede che perseguitavano? Tali sono le divine opere che il Figlio attesta che compie ogni giorno, unito a suo Padre: “Il Padre mio opera sempre e anch’io opero” (Gv 5,17). Tali sono le opere di Dio che il beato Davide canta in Spirito: “Benedetto il Signore, Dio di Israele, egli solo compie prodigi” (Sal 72,18). E’ di loro che parla il profeta Amos: “Ha fatto tutte le cose e le cambia; cambia il buio in chiarore del mattino” (Am 5,8 LXX). “Sono là i mutamenti della destra dell’Altissimo” (Sal 77,11 Vg). Ed è riguardo all’opera di salvezza che il profeta indirizza al Signore questa preghiera: “Conferma, Dio, quanto hai fatto per noi!” (Sal 68,29) (…)

Sì, è quello il grande miracolo di Dio, che un uomo di carne abbia respinto ogni inclinazione carnale, che, fra tante diverse circostanze, tanti attacchi che gli sono portati, egli conservi l’anima nella stessa disposizione e resti immobile in mezzo al flusso incessante degli eventi.