Giovedì 23 Giugno : Liturgia siriana
Riconosciamo te, Giovanni, come il nuovo Mosè, perché hai visto Dio, non più come simbolo, bensì faccia a faccia. Guardiamo te come il nuovo Giosuè: non hai attraversato il Giordano da una sponda all’altra ma, con l’acqua del Giordano, hai fatto attraversare gli uomini da un mondo all’altro… Sei tu il nuovo Samuele: non hai dato l’unzione a Davide, ma hai battezzato il Figlio di Davide. Sei tu il nuovo Davide, non sei stato perseguitato dal cattivo re Saul, bensì sei stato ucciso da Erode. Sei tu il nuovo Elia, nutrito nel deserto non di pane da un corvo, ma di locuste e di miele da Dio. Sei tu il nuovo Isaia, non hai detto: «Ecco la Vergine concepirà e partorirà un figlio» (Is 7,14), bensì hai proclamato davanti a tutti: «Ecco che lei ha partorito l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo» (Gv 1,29)…
Beato tu, Giovanni, eletto da Dio, che hai posato la mano sul tuo Maestro, hai preso per mano la fiamma il cui chiarore fa tremare gli angeli! Stella del mattino, hai mostrato al mondo il Mattino vero; alba gioiosa, hai manifestato il giorno di gloria; lampada scintillante, hai mostrato la Luce senza pari! Messaggero della grande riconciliazione del Padre, l’arcangelo Gabriele è stato mandato davanti a te per annunciare a Zaccaria la tua nascita, come un frutto oltre ogni sua attesa… Tu, il più grande fra i nati di donna (Mt 11,11), vieni incontro all’Emmanuele, a colui che supera ogni creatura; primogenito di Elisabetta, precedi il Primogenito di tutta la creazione (Col 1,15)!