Giovedì 24 Agosto : San Pier Damiani

La gloria degli apostoli è indissociabile, è resa unita da tali grazie che, quando si celebra la festa di uno di loro, è richiamata all’attenzione del nostro sguardo interiore la grandezza comune di tutti gli apostoli. Condividono infatti la stessa autorità di supremi giudici, lo stesso rango di dignità e possiedono lo stesso potere di legare e sciogliere (Mt 19,28; 18,18). Sono quelle perle preziose che San Giovanni dice di aver contemplato nell’Apocalisse e di cui sono costruite le porte della Gerusalemme celeste (Ap 21,21.14)… Infatti, quando gli apostoli diffondono la luce divina con segni e miracoli, aprono ai popoli convertiti alla fede cristiana l’accesso alla gloria celeste di Gerusalemme. (…)

E’ ancora di loro che il profeta dice: “Chi sono quelli che volano come nubi?” (Is 60,8) (…) Dio eleva lo spirito dei suoi predicatori alla contemplazione delle verità di lassù(…) in modo che possano diffondere in abbondanza la pioggia della parola di Dio nei nostri cuori. E così essi bevono alla sorgente per darla poi da bere a noi. San Bartolomeo ha attinto alla pienezza di quella sorgente, quando lo Spirito Santo è disceso su di lui come sugli altri apostoli sotto la forma di lingue di fuoco (At 2,3).

Ma tu senti parlare di fuoco e forse non vedi il rapporto con l’acqua. Ascolta come il Signore chiama acqua lo Spirito Santo che è sceso sugli apostoli come fuoco. Dice: “Chi ha sete venga a me e beva” e aggiunge: “Chi crede in me; come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno”, e l’evangelista spiega: “Questo egli disse riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui” (Gv 7,37-39). Il salmista dice ancora dei credenti: “Si saziano dell’abbondanza della tua casa e li disseti al torrente delle tue delizie. È in te la sorgente della vita” (36,9-10).