Giovedì 3 Settembre 2020 : Commento Catechismo della Chiesa cattolica
Gli angeli e gli uomini, creature intelligenti e libere, devono camminare verso il loro destino ultimo per una libera scelta e un amore di preferenza. Essi possono, quindi, deviare. In realtà, hanno peccato. È così che nel mondo è entrato il male morale, incommensurabilmente più grave del male fisico. Dio non è in alcun modo, né direttamente né indirettamente, la causa del male morale. Però, rispettando la libertà della sua creatura, lo permette e, misteriosamente, sa trarne il bene: « Infatti Dio onnipotente (…), essendo supremamente buono, non permetterebbe mai che un qualsiasi male esistesse nelle sue opere, se non fosse sufficientemente potente e buono da trarre dal male stesso il bene » (S. Agostino).
Così, col tempo, si può scoprire che Dio, nella sua provvidenza onnipotente, può trarre un bene dalle conseguenze di un male, anche morale, causato dalle sue creature: « Non siete stati voi a mandarmi qui, ma Dio. (…) Se voi avete pensato del male contro di me, Dio ha pensato di farlo servire a un bene (…) per far vivere un popolo numeroso » (Gen 45,8; 50,20).
Dal più grande male morale che mai sia stato commesso, il rifiuto e l’uccisione del Figlio di Dio, causata dal peccato di tutti gli uomini, Dio, con la sovrabbondanza della sua grazia, (Rm 5, 20) ha tratto i più grandi beni : la glorificazione di Cristo e la nostra redenzione. Con ciò, però, il male non diventa un bene.