Giovedì 30 Gennaio : San Massimo il Confessore
Questa parola annunziata dalla Chiesa esige di essere posta sulla sommità del candelabro, cioè all’apice dell’onore e dell’impegno di cui la Chiesa è capace. Infatti finché la parola è nascosta dalla lettera della legge come sotto un moggio, lascia tutti privi della luce eterna. Essa non può trasmettere la visione spirituale a chi non si sforzi di togliere il velo del senso materiale che trae in inganno e può addirittura fuorviare verso l’errore e la falsità. Invece va posta sul candelabro della Chiesa. Ciò significa che la parola rivelata va intesa nel senso interiore e spirituale, spiegato dalla Chiesa stessa. Solo così potrà veramente illuminare ogni uomo che si trova nel mondo. Se infatti la Scrittura non viene intesa spiritualmente mostra solo un significato superficiale e parziale e non può far giungere al cuore tutta la sua ricca sostanza…
Guardiamoci dunque dal porre sotto il moggio la lampada, che accendiamo con la contemplazione e la pratica coerente della parola… Non riduciamo colpevolmente la indescrivibile vitalità della sapienza a causa della lettera; ma poniamo la luce sopra il candelabro cioè sulla santa Chiesa, di modo che dall’alta cima di un’interpretazione autentica ed esatta, mostri a tutti lo splendore della verità divina.