Giovedì 4 Luglio : San Giovanni Crisostomo

Gli scribi dicevano: «Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?» Quale è la risposta del Salvatore? Ha forse disapprovato tale linguaggio? Se non era pari a Dio, avrebbe dovuto dire: «Perché attribuite a me tale pretesa?» (…) Ma non disse così; al contrario, confermò la dichiarazione dei suoi nemici. Rendere testimonianza a se stesso è sospetto; la verità è sostenuta meglio dalla testimonianza di altri, e non solo di amici ma più ancora di nemici. (…) Il nostro Maestro aveva mostrato la sua potenza tramite i suoi amici quando aveva detto al lebbroso: «Lo voglio, guarisci» (Mc 1,41) e al centurione: «Presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande» (Mt 8,10). Ora fa testimoniare i suoi nemici. (…)

Ma c’è ancora un’altra testimonianza della divinità di Cristo, del fatto cioè che è pari a Dio. Non soltanto Dio solo può rimettere i peccati, ma Dio solo può scrutare i pensieri segreti dei cuori. Leggiamo: «Avendo subito conosciuto nel suo spirito cosa pensavano tra sé, disse loro: ‘Perché pensate così nei vostri cuori?’ » Il profeta scrive: «Solo tu conosci il cuore dei figli dell’uomo» (2 Cr 6,30); «Tu provi mente e cuore» (Sal 7,10). (…) «L’uomo guarda l’apparenza, il Signore guarda il cuore» (1 S 16,7). E contemporaneamente, Gesù dà una nuova prova della sua mitezza: «Perché pensate così nei vostri cuori?». (…)

«Che cosa è più facile: guarire un corpo malato o perdonare le colpe dell’anima? L’anima è più elevata; le sue malattie sono più difficili da guarire. Ma poiché questa guarigione è invisibile, farò sotto i vostri occhi una guarigione visibile, benché meno importante». (…) Gesù solleva dunque il paralitico e lo rimanda a casa sua. (…) Sembra dire: «Con ciò che è successo a te, avrei voluto guarire questa gente la cui anima in realtà è malata, mentre sembrano in buona salute. Siccome non vogliono, va’ a casa tua; là almeno la tua guarigione porterà frutto».