Giovedì 9 Marzo : San Gregorio Magno
Ed è appunto perché è stato rinvigorito per un po’ di tempo che Giobbe aggiunge subito queste giuste parole: “Cambierai il suo volto e lo congederai”. Il volto dell’uomo è cambiato quando la sua bellezza è distrutta dalla morte. Congedato, lo è anche, perché dai beni che ha acquisito è costretto a passare, suo malgrado, al mondo dell’eternità; e quando vi arriva, cosa resterà di quei beni di cui, a prezzo di tanti problemi, è stato padrone? Li ignora.
Perciò ecco altre parole: “Saranno onorati i suoi figli, saranno disprezzati? non lo sa” (Gb 14,21 Vg). Se infatti coloro che sono ancora vivi ignorano in quale luogo si trovano le anime dei morti, così i morti non sanno come è la vita nella carne di coloro che sopravvivono a loro: così tanto lontana è la vita dello spirito da quella della carne. E se corporeo ed incorporeo sono opposti nella loro natura, sono altrettanto distinti nella conoscenza. Distinzione che però non vale per le anime sante, poiché, se esse vedono in sé stesse il raggiante splendore di Dio onnipotente, non si può credere che egli abbia fuori di loro un’esistenza che ignorano.