Lettera del Santo Padre a un gruppo di migranti riuniti a Lajas Blancas, Panama (21 marzo 2024)
Cari migranti,
Vorrei essere lì con voi in questo momento. Anche io sono figlio di migranti che sono partiti alla ricerca di un futuro migliore. Ci sono stati momenti in cui sono rimasti senza nulla, fino a patire la fame; con le mani vuote, ma con il cuore pieno di speranza.
Ringrazio i miei fratelli vescovi e gli agenti di pastorale che mi rappresentano davanti a voi. Essi sono il volto di una Chiesa madre che cammina con i suoi figli e le sue figlie, nei quali scopre il volto di Cristo e, come la Veronica, con affetto, offre sollievo e speranza nella via crucis della migrazione. Grazie per esservi impegnati con i nostri fratelli e le nostre sorelle migranti che rappresentano la carne sofferente di Cristo, quando si vedono costretti ad abbandonare la propria terra, ad affrontare i rischi e le tribolazioni di un cammino duro, non trovando altra via d’uscita.
Fratelli e sorelle migranti, non dimenticatevi mai della vostra dignità umana. Non abbiate paura di guardare gli altri negli occhi, perché non siete uno scarto, ma fate parte anche voi della famiglia umana e della famiglia dei figli di Dio. E grazie per essere lì riuniti.
Che Gesù vi benedica e la Vergine Santa vi custodisca. E, per favore, non dimenticatevi di pregare per me.
Fraternamente,
Roma, San Giovanni in Laterano, 21 marzo 2024
FRANCESCO
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L’Osservatore Romano, Anno CLXIV n. 66, giovedì 21 marzo 2024, p. 8.