Lettera del Vescovo Claudio alla nostra comunità
Cara comunità di Anguillara Veneta e caro don Claudio.
Siamo tornati a celebrare il Giorno del Signore e l’Eucaristia.
La forma che ci è consentita dalle norme ministeriali non permette ancora di manifestare il vero volto della Chiesa: radunata nell’unità dallo Spirito Santo; aperta ad accogliere l’opera di Dio Padre; resa capace, in Gesù Cristo, di abbracciare ogni fratello e sorella. Tuttavia, pur non potendoci essere tutti, gustiamo questo giorno come “annuncio di libertà”.
Libertà dalla malattia, libertà di muoverci, libertà di lavorare, libertà di incontrare altri, libertà di dare corpo alle relazioni e alla comunità, libertà di condividere i sacramenti, doni del Risorto.
Lo hanno annunciato le campane suonate a festa nel pomeriggio di sabato. Celebrare il Giorno del Signore porta noi cristiani a riconoscere che Lui, il Signore Gesù, risorto e asceso al cielo, è il vero liberatore. A Lui affidiamo noi stessi per vincere tutte le limitazioni della libertà dell’uomo, comprese quelle costrizioni sociali e culturali che assumiamo come stili di vita. A lui affidiamo anche i morti di questo tempo che non abbiamo potuto onorare come avremmo voluto: il Signore libera anche dalla morte!
La Domenica è la Pasqua settimanale, memoria di liberazione e di libertà per le quali il Signore Gesù ha dato e continua a dare tutto se stesso.
Domenica è convocazione dei suoi discepoli perché restino liberi da ogni schiavitù e dipendenza: liberi per amare! Il Signore faccia di voi un popolo libero di amare e servire perché il Signore è con voi, sulla stessa vostra barca, e ne siete testimoni.
Portate la mia benedizione anche a chi non ha potuto essere presente.
+ Claudio, vescovo