Lunedì 1 Luglio : San Giovanni Climaco

“Chi ama veramente il Signore, chi cerca veramente di possedere il Regno futuro, chi prova veramente rammarico dei suoi peccati, chi è veramente giunto a ricordarsi della punizione e del giudizio eterno, chi è veramente animato dal timore della sua fine, costui non avrà amore, cura, preoccupazione per il denaro, le ricchezze, i parenti, la gloria del mondo, gli amici, i fratelli, o per qualsiasi altro sulla terra. Al contrario, avendo rigettato e odiato ogni attaccamento e preoccupazione per quelle cose, e più ancora per la sua propria carne, seguirà Cristo, nudo, senza problemi, in fretta, guardando senza sosta verso il cielo, attendendo da là ogni aiuto, secondo le parole del santo re: “Io non ho smesso di seguirti e non ho desiderato il giorno né il riposo dell’uomo, Signore!” (cf. Ger 17,16 LXX).

Sarebbe un grande vergogna se, dopo aver lasciato tutto ciò che ho appena detto, alla chiamata non di un uomo ma del Signore, ci preoccupassimo di qualcos’altro che non sarebbe di alcuna utilità all’ora del bisogno, cioè al momento della morte. Poiché è questo che il Signore chiamava “guardare indietro e non esser degno del Regno dei Cieli” (Lc 9,62). Il Signore conosceva bene la nostra fragilità all’inizio, e sapeva con quale facilità stare nel mondo o il parlare con la gente ci avrebbe portato nuovamente verso il mondo; ecco perché a chi gli chiedeva “Permettimi di andare prima a seppellire mio padre” risponde: “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti” (Mt 8,22).

Noi che siamo decisi a proseguire la corsa con ardore e prontezza, stiamo molto attenti alla condanna che il Signore ha portato contro tutti coloro che vivono nel mondo e, da vivi, sono morti, quando dice: “Lascia coloro che sono nel mondo e sono morti, seppellire coloro che sono morti corporalmente” (cf. Mt 8,22).