Lunedì 1 Marzo 2021 : Commento Venerabile Madeleine Delbrêl
E’ già abbastanza soffrire per le proprie miserie senza dover ancora soffrire di quelle di chi incontriamo.
Il cuore rifiuterebbe se avesse altri mezzi per ottenere misericordia.
Non ci lamentiamo quindi troppo se spesso abbiamo gli occhi pieni di lacrime incontrando sulla strada tanti dolori.
E’ per essi che sappiamo cosa è la tenerezza di Dio…
Come occorrono crogiuoli solidi per il metallo fuso,
lavorato dal fuoco,
Dio ha bisogno di cuori solidi dove possano coabitare bene
le nostre miserie in cerca di guarigione e l’eterna misericordia che vuol redimere.
E se il nostro cuore è spesso disgustato di toccare da vicino questa miseria di cui non sa mai se è fatto lui stesso o altri, per nulla al mondo vorrebbe cambiare di posto,
poiché trova gioia a star vicino a quel fuoco indefesso
che rivela l’infinita predilezione di Dio.
E abbiamo preso così bene l’abitudine di questa presenza di fuoco,
che andiamo a cercare spontaneamente tutto ciò che gli permette di bruciare,
tutto quanto è piccolo e debole,
tutto quanto geme e patisce,
tutto quanto pecca e “striscia” e cade,
tutto quanto ha bisogno di essere guarito.
E doniamo a questo fuoco che brucia in noi tutta questa gente coi dolori che ci riversano, perché egli la tocchi e la guarisca.