Lunedì 10 Aprile : San Cirillo di Gerusalemme
“Rallegrati Gerusalemme, esultate quanti amate” (Is 66,10) Gesù, poiché è risorto. Rallegratevi voi tutti che eravate nel dolore, (…) poiché colui che ha subito violenza, a sua volta è risorto. Come il ricordo della croce rattristava la nostra assemblea, altrettanto invece sia la nostra gioia la buona notizia della risurrezione. Si tramuti in gioia la tristezza, i lamenti in allegria e gioia e allegria riempiano la nostra bocca in onore di colui che dopo la risurrezione ha detto: “Rallegratevi!”.
So infatti quale era i giorni scorsi il dolore degli amici di Cristo, quando non si diceva più nulla della sua morte e sepoltura e non si era proclamata la buona notizia della risurrezione: il vostro spirito sospeso attendeva l’agognata notizia. E’ risorto, il morto, colui che è “libero fra i morti” (Sal 88,6) e liberatore dei morti, l’uomo che senza lamenti aveva tenuto la disonorevole corona di spine, quest’uomo, risorto, tiene la corona della vittoria sulla morte.
Ebbene! Come abbiamo testimoniato sulla sua croce, affermiamo anche con prove la risurrezione: l’Apostolo afferma infatti per noi: “Fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture” (1 Co 15,4).