Lunedì 10 Luglio : San Romano il Melode

Come la donna che soffriva d’emorragia, io mi inchino davanti a te, Signore, perché tu mi liberi dalla sofferenza e mi conceda il perdono delle mie colpe, affinché con compunzione di cuore, io ti gridi: “Salvatore, salvami”. (…)

Lei veniva a te nascondendosi, Salvatore, perché ti considerava un semplice uomo, ma la sua guarigione le ha insegnato che sei Dio e uomo insieme. In segreto ti ha toccato il lembo,(…) timorosa nell’anima, (…), dicendo dentro di sé: “Come potrei farmi vedere da colui che osserva tutto, io che porto la vergogna delle mie colpe? Se il Purissimo vedrà il flusso di sangue, si allontanerà da me che sono impura, e questo sarà più terribile della mia piaga, se mi volterà le spalle nonostante il mio grido: Salvatore, salvami.

“Al vedermi, tutti mi gridano: ‘Dove vai? Donna, renditi conto della tua vergogna, sappi chi sei e chi è colui a cui vorresti avvicinarti ora! Tu, l’impura, avvicinarti al Purissimo! Va’ prima a purificarti, e quando avrai pulito la macchia che porti, allora andrai verso di lui gridando: Salvatore, salvami.’

“Cercate di causarmi più pena del mio stesso male? So che lui è puro, e proprio per questo andrò da lui, per essere liberata dall’obbrobrio e dall’ignominia. Non impeditemi dunque (…) di gridare: Salvatore, salvami”.

“La fonte sparge acqua per tutti: con quale diritto voi la chiudete? (…) Siete testimoni delle sue guarigioni. (…) Ogni giorno ci incoraggia dicendo: ‘Venite a me, voi tutti che siete oppressi da molti mali, ed io vi ristorerò’ (Mt 11,28). Vuol fare il dono della salute a tutti. E voi, perché mi strapazzate, impedendomi di gridargli(…): Salvatore, salvami”?…

Colui che sa ogni cosa (…) voltatosi dice ai suoi discepoli: “Chi mi ha toccato il mantello? (Mc 5,30). (…) Perché mi dici, Pietro, che una gran folla mi si stringe attorno? Non toccano la mia divinità, invece questa donna, toccando il mio mantello visibile, ha afferrato la mia natura divina, ed ha acquistato la salute gridandomi: Salvatore, salvami. (…)

“Fatti coraggio, ora, donna. (…) Sii dunque ormai in buona salute. (…) Questa non è l’opera delle mie mani, bensì l’opera della tua fede. Infatti molti hanno toccato il mio lembo, senza però ottenere la forza, perché non avevano fede. Tu mi hai toccato con molta fede, hai ricevuto la salute, per questo ora ti ho condotta davanti a tutti, perché dicessi: Salvatore, salvami.”