Lunedì 12 Agosto : SantAmbrogio

Quando Cristo riconcilia il mondo con Dio, non aveva certo bisogno di riconciliazione per se stesso. Per quale peccato avrebbe dovuto pagare, lui che non ne aveva commesso alcuno? Anche quando i giudei gli chiedono la dracma secondo la Legge, Gesù dice a Pietro: “Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?”. Piero rispose: “Dagli estranei”. E Gesù replicò: “Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te.” (Mt 17,25-27)

Cristo ci mostra così che non aveva nulla da espiare per peccati personali, perché non era schiavo del peccato, anzi, essendo Figlio di Dio, ne era totalmente libero. Il figlio era libero, lo schiavo in stato di peccato. Poiché è libero da tutto, Gesù non paga nulla per il riscatto della sua anima, lui il cui sangue poteva largamente pagare la redenzione dei peccati del mondo intero. Ha il diritto di liberare gli altri, lui che non ha alcun debito.

Ma vado più lontano. Cristo non è il solo a non dover nulla pagare per la redenzione o l’espiazione dei peccati personali. Se tu intravedi ogni uomo credente, tu puoi dire che alcuno deve pagare per la sua espiazione, perché Cristo ha espiato per la redenzione di tutti. Quale uomo può pensare il suo sangue capace di riscattarlo, mentre Cristo ha versato il suo per il riscatto di tutti?