Lunedì 12 Giugno : Santa Ildegarda di Bingen

Funzioni diverse hanno tutte le virtù, ma un unico fine: la beatitudine. Infatti le virtù crescono diversamente durante la formazione. Sono tutte nella scienza di Dio (conoscenza interiore ed intima), tendono verso questa scienza ed assistono la persona nelle sue necessità sia spirituali che corporali. Quando il timore del Signore ispira la persona, ella comincia ad onorare il suo Dio ed avanza nella sapienza compiendo opere buone e giuste.

Dio è toccato dalla fiducia costante della persona verso di lui, e nella misura di questa costante fiducia in lui, eleva senza posa i suoi pensieri verso di lui: è per la loro costanza che lo spirito dei fedeli acquistano forza. (…) La fede fiduciosa attira tutte le virtù e fa scorrere nel vaso (cuore) il vino (lo Spirito) che serve da bevanda agli uomini. Ecco perché i credenti esultano di gioia, fiduciosi nella speranza della vita eterna. Portano come vessillo le buone opere da loro compiute.

Assetati della giustizia divina, succhiano al suo seno la santità e mai ne possono essere saziati se non si dilettano incessantemente della contemplazione di Dio, poiché la santità supera la comprensione umana. Quando la persona accoglie la rettitudine, cerca di vivere secondo verità, dimentica se stesso, gusta e beve le virtù che la rendono forte, come il vino riempie le vene di chi beve, ma lei non rischia mai di diventare schiava del vizio smisurato, come l’uomo ubriaco di vino va fuori di sé e non si rende conto di ciò che fa. Poiché le persone di fede amano Dio e questo amore non conosce stanchezza, è perseverante nella beatitudine.