Lunedì 14 Aprile : Guglielmo di Saint-Thierry

Dalla mia infanzia ho sempre peccato e tu non hai cessato di farmi del bene. (…) Tuttavia, Signore, si muti in misericordia il tuo giudizio. Cogli l’occasione del peccato per condannare il peccato. (…) Voglia tu trovare il mio cuore degno del tuo perfetto amore, il suo calore intenso faccia uscire da me e consumi tutto il veleno del peccato! Metta a nudo e anneghi nelle lacrime dei miei occhi tutta l’infezione della mia coscienza. La tua croce crocifigga tutto quanto la concupiscenza della carne, degli occhi e l’orgoglio della vita hanno rovinato a causa della mia lunga negligenza.

Signore, chi vuole può sentire e burlarsi della mia confessione: mi guardi mentre mi piego con la peccatrice ai piedi della tua misericordia, bagnandoli di lacrime del mio cuore, versandovi il profumo di una tenera devozione (Lc 7,38). Tutte le mie risorse, per quanto povere siano, corpo o anima, siano versate per comprare il profumo che ti piace. Lo verserò sul tuo capo, tu di cui il capo è Dio; e sui tuoi piedi, tu di cui la frangia è la nostra natura inferma. Se il fariseo mormora, tu, mio Dio, abbi pietà di me! Se il ladro che tiene il laccio della borsa digrigna i denti, non m’importa di dispiacere ad alcuno, pur di piacere a te.

O amore del mio cuore, ogni giorno, anzi senza posa, io ti versi quel profumo, poiché versandolo su di te, lo versi anche su di me. (…) Dammi di farti lealmente il dono di tutto quanto ho, di tutto quanto so, di tutto quanto sono, di tutto quanto posso! Non mi tenga nulla! Sono lì, ai piedi della tua misericordia; lì resterò, piangerò, fino a sentire la tua dolce voce, il giudizio della tua bocca, la sentenza della tua giustizia e della mia: “Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato” (Lc 7,47).