Lunedì 14 Dicembre 2020 : Commento San Tommaso d’Aquino
Questa missione di Giovanni, questo ruolo di testimone è di una grandezza incomparabile, perché nessuno può rendere testimonianza a una realtà se non nella misura in cui ne è partecipe. Gesù diceva: «Noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto» (Gv 3,11). Rendere testimonianza alla verità divina presuppone che si conosca questa verità. È per questo che Cristo, anche lui, ha avuto questo ruolo di testimone. «Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità» (Gv 18,37). Ma Cristo e Giovanni avevano questo ruolo in modo diverso. Cristo possedeva la luce in se stesso; anzi, era questa luce; mentre Giovanni vi partecipava solamente. Per questo Cristo rende una testimonianza completa, manifesta perfettamente la verità. Giovanni e gli altri santi lo fanno solo nella misura in cui ricevono questa verità.
Missione sublime di Giovanni: implica la sua partecipazione alla luce di Dio e la sua somiglianza a Cristo che ha svolto anche lui questa missione.