Lunedì 17 Ottobre : Isacco di Siria
Signore rendimi degno di disprezzare la mia vita per la vita che è in te. La vita in questo mondo è simile a coloro che si servono delle lettere per formare delle parole. Quando vogliono, aggiungono, tolgono, cambiano le lettere. La vita del mondo a venire, invece, è simile a ciò che sta scritto senza il minimo errore nei libri sigillati con il sigillo regale, in cui non c’è nulla da aggiungere né manca nulla. Dunque finché siamo in mezzo al cambiamento, stiamo attenti a noi stessi. Finché abbiamo il potere sul manoscritto delle nostre vite, su ciò che abbiamo scritto con le nostre mani, sforziamoci di aggiungervi il bene che facciamo e cancelliamo i difetti del nostro comportamento precedente. Finché siamo in questo mondo, Dio non appone il sigillo né sul bene né sul male. Lo fa soltanto nell’ora del nostro esodo, quando è compiuta la nostra opera, al momento di partire.
Come ha detto Sant’ Efrem, ci occorre considerare che la nostra anima è simile a una nave pronta per il viaggio, ma non sa quando verrà il vento, o ancora è simile a un esercito che non sa quando suonerà la tromba che annuncia l’assalto. Se dice questo della nave e dell’esercito che aspettano una cosa che forse non succederà, quanto più occorre a noi prepararci prima che venga quel giorno all’improvviso, affinché sia gettato il ponte e aperta la porta del mondo nuovo? Possa Cristo, il mediatore della nostra vita, concederci di essere pronti.